Archivio per 12 novembre 2009

 

La comunità è creata da persone e ciò che tiene insieme le persone sono l’educazione, la condivisione, le abitudini, il lavoro e non di meno le tradizioni e le feste.

L’8 dicembre di ogni anno in Comunità Incontro si festeggia una ricorrenza molto importante per i ragazzi, per il profondo significato che ha. Infatti tutti i ragazzi entrati in programma da almeno 6 mesi (tempo minimo perché i cervelli possano essersi schiariti dai fumi delle sostanze e le persone abbiano finalmente preso una decisione su ciò che intendono fare: rimanere o andarsene, dubbio che accompagna chiunque entri in strutture di questo tipo per molto tempo…) piantano un piccolo ulivo come simbolo delle loro nuove radici, dell’inizio di un profondo cambiamento abbracciante svariati aspetti della vita e della personalità. Al giovane ulivo viene attaccata una forma intagliata nel legno con su inciso il nome, la data e chi vuole può fare una dedica o riportare un pensiero. Io decisi di dedicare quel piccolo albero, ma ancor più il significato che avrebbe innalzato anno dopo anno nel cielo a mia madre che era mancata pochi mesi prima e purtroppo non aveva avuto la gioia di vedermi lucido e libero dalla morsa delle dipendenze. Se n’era andata mentre io ero ricoverato in ospedale a causa di un forte scompenso causato da un prolungato abuso di sostanze.

Nella foto sto riempiendo la buca in cui avevo appena sistemato l’alberello e per quanto possa sembrare esagerato (molti si diranno: «in fondo piantavate semplicemente un fuscello!») ero molto emozionato e orgoglioso di me stesso per essere riuscito ad arrivare a 6 mesi di astinenza e permanenza in Comunità, all’inizio cosa non molto facile.

E’ stato un grande giorno! E’ stato davvero l’inizio di un nuovo periodo. Devo molto alla Comunità e anche se oggi è ancora dura per molti aspetti senza questa esperienza di vita probabilmente non sarei nemmeno qui a cercare di affrontare i miei dubbi e le miei paure. Ho imparato molto sul piano relazionale e del confronto, della condivisione, ma anche del sacrificio. Spero con tutto il cuore e l’anima di non doverci mai più tornare, ma senza ombra di dubbio a chiunque ne avesse bisogno non esiterei un istante a indicare questa via, dicendogli subito di prepararsi alla fatica e al dover combattere contro la voglia di mollare che lo attanaglierà ad ogni difficoltà, pur minima…

Comunque a questo indirizzo se vi interessa, potete vedere direttamente le altre foto della Festa degli alberi, mentre QUI invece potete andare agli altri album.